Intervista al Sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna, il Maestro Nicola Sani

Maestro Nicola Sani

Bologna - 15 marzo 2016 - Sofya Yunusova

La stagione di due anni fa è stata caratterizzata da un filo conduttore con la Russia. Ci potrebbe spiegare la sua idea?

E’ stata quella conclusiva dedicata a un ciclo triennale, in cui ogni anno il Teatro Comunale di Bologna ha esplorato un territorio geo-culturale diverso. Il primo anno l’area nordamericana, con un appassionante viaggio coast-to-coast nella musica degli Stati Uniti (in omaggio al centenario della nascita di John Cage) e il secondo anno è il mondo musicale anglosassone, con un ciclo dedicato alla musica britannica attorno a Benjamin Britten. Il terzo anno è stato quello dedicato alla musica in Russia e nella ex Unione Sovietica, attorno alla figura di Dmitri Shostakovich, esplorando grandi classici del repertorio sinfonico russo molto amati dal pubblico, come le danze sinfoniche di Rachmaninov o il celebre concerto per violino e orchestra di Tchaikovsky. Si sono potute ascoltare anche pagine straordinarie e di grande intensità di autori come Edison Denison, Sofia Gubaidulina, Rodion Shchedrin, Vladimir Tarnopolsky, accanto a capolavori sconosciuti come la Sinfonia n.6 di Myaskovsky o la Suite medievale di Glazunov e a celebri composizioni di Stravinsky e Prokofiev. Il bilancio di questi tre cicli tematici è stato estremamente positivo, con un grande ampliamento del repertorio e la proposta di musica di grandi compositori del XX secolo raramente o mai eseguita nel nostro Paese.

Orchestra_Coro_Comunale_Bologna_i4q1830©Rocco.Casaluci_2015

 

Qual è il filo conduttore della stagione 2016?

Nella Stagione 2016 non c’è un unico filo conduttore, ma vi sono approfondimenti e collegamenti tra autori di epoche diverse messi a confronto, come nel ciclo “Beethoven-Mahler” ideato e proposto dal Direttore Musicale del Teatro Comunale Michele Mariotti.

Al mondo delle musiche contemporanee è tematicamente dedicato il ciclo “Bologna Modern”, primo festival mai realizzato da una fondazione lirica nel nostro paese, organicamente e tematicamente dedicato ai linguaggi sinfonici e lirici del nostro tempo. I compositori al centro dell’attenzione saranno Rihm, Sciarrino, Haas, Unsuk Chin e molti altri autori della nuova generazione, tra cui gli italiani Casale, Caprioli, Perezzani e Traversa.

Aja Wakizono

Aja Wakizono

Ci saranno delle collaborazioni con teatri internazionali?

Il Teatro Comunale di Bologna collabora stabilmente con i principali teatri d’opera e festival europei ed internazionali, realizzando importanti coproduzioni e collaborazioni. Nella Stagione 2016 due sono le coproduzioni che andranno in scena, realizzate con altrettanti teatri europei: “Luci mie traditrici” di Salvatore Sciarrino, spettacolo co-prodotto con la Staatsoper unter den Linden di Berlino, per la regia di Jürgen Flimm, e “Il Barbiere di Siviglia” di Rossini, co-prodotto con la Greek National Opera di Atene, per la regia di Francesco Micheli. Un progetto speciale “fuori stagione” vede la collaborazione con il Festival di Manchester per l’opera multimediale di Matthew Barney e Jonathan Bepler “River of Fundament”, presentata al Comunale di Bologna in esclusiva per l’Italia, mentre nel campo della danza il Teatro collabora quest’anno con l’Opéra National du Rhin di Strasburgo.

Beatrice Rana

Beatrice Rana

In che modo queste collaborazioni con i teatri internazionali sono importanti per il futuro del Teatro?

La programmazione di una Stagione deve riflettere l’identità di un Teatro e il modo in cui esso si distingue e si definisce per le proprie scelte e strategie nel panorama internazionale. Negli ultimi anni si sono sviluppate in Europa esperienze assai interessanti di rappresentazione del grande repertorio lirico con regie innovative e spettacolari, alcune delle quali sono state presentate in Italia dal Teatro Comunale di Bologna, come il “Macbeth” di Verdi di Robert Wilson, il “Parsifal” di Wagner di Romeo Castellucci, la Jenůfa” di Janáček di Alvis Hermanis e la “Lady Macbeth” di Shostakovich di Dmitri Bertmann, oltre alle creazioni dedicate ai nuovi autori contemporanei.

La programmazione delle prossime stagioni punta sulla realizzazione di numerosi progetti in collaborazione o in co-produzione con i maggiori teatri europei, per offrire al pubblico esperienze innovative e significative sia sul piano della regia, che dell’interpretazione del grande repertorio lirico, oltre alle più avanzate produzioni in campo contemporaneo, potendo contenere i costi di allestimento. Inoltre, ampio rilievo avrà la presenza delle formazioni artistiche del Teatro all’estero, mediante tournée. E’ determinante per questa Istituzione potersi inserire oggi in modo qualificato nel network dei grandi Teatri d’Opera delle Capitali Europee e delle principali Istituzioni liriche internazionali.

 

 Scopri la Stagione 2016 del Teatro Comunale di Bologna

 

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