Arco d’Augusto a Rimini

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Rimini - 2 febbraio 2013 - Vittoria Coen

Arco d’Augusto a Rimini è un arco celebrativo e commemorativo e rappresenta, insieme con il Ponte di Tiberio, uno dei simboli della città più conosciuti e rappresentati al mondo. É inoltre uno dei più antichi archi di epoca romana. Costruito nel 27 a.C. in onore di Cesare Ottaviano Augusto è collocato nel punto di confluenza della via Emilia e della via Flaminia, la strada che conduce alla città di Roma. Realizzato in pietra d’Istria su pietra arenaria di epoca repubblicana, questa architettura conserva importanti e ricche parti decorative, legate a significati politici e propagandistici che alludono allo splendore di Roma. Anche la larghezza del fornice così evidente ha carattere evocativo e celebra il periodo di pace raggiunta dopo aspre contese e lotte civili.

Arco d'Augusto
Arco d’Augusto

Collocate tra la ghiera dell’arco e i capitelli corinzi, nei quattro clipei, si possono vedere quattro importanti divinità. Sono raffigurati Giove, Nettuno il dio delle acque, Apollo e Minerva protettrice di Roma. Alla sommità dell’arco ci sono due teste di bue che riportano al significato di Rimini quale colonia Romana. L’arco era, dunque, una porta della città, collegata sui due lati al muro di cinta.

Si tramanda che sulla sua sommità si trovasse anche una statua di marmo di Augusto in sella ad una quadriga. L’arco fu poi demolito in parte in epoca medioevale; pare che l’odierno sistema di merli risalga al X secolo. Un’iscrizione alla sommità è dedicata a Cesare Ottaviano, nipote di Giulio Cesare. Solennità e sobrietà sono le caratteristiche stilistiche di questa imponente struttura che rimase una delle porte della città fino al Ventennio fascista, periodo durante il quale vennero demolite le mura e fu mantenuto l’arco quale monumento della città, che a tutt’oggi è presente tra i simboli sullo stemma di Rimini.

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