Milano - 26 aprile 2016 - Eleonora Ferrante
Le atmosfere chic e retrò delle nuove collezioni sposa ci riportano indietro nel tempo, agli esordi dell’alta sartoria italiana. Roma, con i suoi tramonti, le rovine e le basiliche, all’indomani della guerra vede camminare per la prima volta tra Via Condotti e Via Veneto attrici, principesse e first lady, attratte dalle nuove sartorie. Una fra tante la Sartoria delle Sorelle Fontane, i cui abiti – da sposa e non solo – si distinguevano per le linee romantiche e ottocentesche. Indissolubile era poi il legame tra l’alta sartoria italiana e la nobiltà, protagonista e musa indiscussa del neonato stile italiano.
Un legame che ancora oggi sopravvive; basti pensare agli abiti, preziosi come gioielli, creati recentemente da Giorgio Armani per il matrimonio di Beatrice Borromeo e Pierre Casiraghi. L’abito da sposa per la cerimonia era di color avorio, dalla linea svasata, in pizzo chantilly e strati di chiffon di seta, mentre l’abito del ricevimento richiamava alla mente le muse dell’Art Nouveau: l’abito era in tulle di seta bianca, cadeva leggero lungo la figura della bellissima sposa, con un morbido drappeggio e una profonda scollatura.
Più romantico e poetico invece è il rosa, colore icona della femminilità, che timidamente sboccia sulle lunghe gonne in tulle nelle creazioni di Carlo Pignatelli.
Le nuove collezioni propongono abiti che non vestono solo il corpo, ma rivelano la personalità di chi li indossa e spesso anche di chi li cuce; un esempio lampante sono le collezioni Max Mara, da sempre orientata verso un pubblico giovane e sportivo, propone per una fiaba in chiave moderna, il modello corto bon ton, unconventional e minimal, ma sempre molto raffinato.
Una sposa aristocratica e dall’anima jazz quella di Blumarine, come la Daisy di Gatsby, che sfoggia un’eleganza senza tempo. Tessuti di diverse texture s’intrecciano per dare il via alla scala cromatica del bianco, partendo dalle trasparenze del tulle e dello chiffon, passando per mussole e merletti, fino ad arrivare al pizzo chantilly impreziosito da romantici motivi floreali.
Più simili a delle Dee greche sono le spose di Alberta Ferretti, che presenta abiti dalle trame preziose, in chiffon e pizzo rigorosamente bianchi, che donano un’allure quasi scultorea.
Il colore riaffiora tutt’altro che timido nelle creazioni di Elisabetta Polignano. Moderno ed elegante l’accostamento sul bianco di fiori nelle nuance del grigio e del nero. Originale l’uso dell’oro per gli abiti dalle linee larghe che ricordano le principesse d’oriente.
Ogni abito da sposa ha quindi la pretesa di essere parte integrante di un giorno memorabile, il più bello, e da sempre il più romantico.
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