Il palazzo della Mercanzia fu costruito nel 1294, ad oggi non è possibile sapere chi lo ha progettato. Di certo si sa solo che nel 1382 il comune di Bologna – dopo che alcune società d’Arte erano divenute ricche e potenti abbastanza da costruire palazzi per le loro riunioni – decise di dare una sede al Foro dei Mercanti e affidò il progetto del palazzo agli architetti Lorenzo da Bagnomarino e Antonio di Vincenzo, noto per aver disegnato la basilica di San Petronio a Bologna. I lavori terminarono nel 1391, anno in cui s’insediò il Tribunale mercantile. Questo Tribunale aveva l’onere di giudicare le questioni tra venditori e compratori, doveva occuparsi della manutenzione e della sorveglianza del Canale Navile, e disciplinare la compilazione dei libri dei commercianti e dei sensali.

La Mercanzia è un piccolo edificio in pietra e marmo; molti furono gli artisti che contribuirono a restaurare ed abbellire il palazzo. Proprio per questo motivo è così ricco di elementi architettonici derivanti da stili diversi, come per esempio gli archetti pensili che sottendono gli stemmi delle Compagnie delle Arti in stile gotico, il balcone con baldacchino oppure i capitelli decorati con elementi floreali in stile classico. Le statue di marmo che si trovano nelle nicchie sono fatture del XIV secolo. Nella nicchia centrale è possibile ammirare la statua della Giustizia con spada e bilancia. Naturalmente i lavori presenti nel palazzo della Mercanzia sono copie, le opere originali sono conservate nel Museo d’Arte Medievale.

Orologio del Palazzo della Mercanzia

Posto sopra la porta d’ingresso, l’orologio della Mercanzia è uno dei più caratteristici della città. Nel 1888-1890 Alfonso Rubbiani, restaurando l’edificio, ideò l’orologio con i simboli dei quattro evangelisti agli angoli del quadrante. Il 25 settembre 1943 fu distrutto dai bombardamenti e nel 1947 venne fatta una riproduzione fedelissima all’originale. Attualmente il palazzo è sede della Camera di Commercio di Bologna.

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