Palazzo del Podestà

RID Palazzo Podesta e Re Enzo - Bologna

Bologna - 13 maggio 2016 - Eleonora Ferrante

I lavori di costruzione del Palazzo del Podestà iniziarono nel 1201. In epoca Medievale questa fu la residenza del Podestà, figura della massima autorità all’interno del Comune.
Nel 1484 Giovanni II Bentivoglio, Signore di Bologna, avviò una serie di lavori per ingrandire e abbellire il Palazzo; infatti, il portico e la facciata furono annessi in un secondo momento, nel 1485, ad opera di Ridolfo Aristotele Fioravanti, anche se alcuni critici attribuirebbero la facciata al Bramante.

 

 

RID Palazzo del Podestà Bologna

 

Nel 1475,Aristotele Fioravanti fu invitato dallo Zar di Mosca Ivan III (grazie alle conoscenze della moglie, la principessa bizantina Sophia Palaiologina, che aveva avuto l’occasione di vivere in Italia e conoscere l’arte e la cultura italiana) per costruire il nuovo Duomo della Dormizione del Cremlino di Mosca. In Moscovia, Fioravanti viaggiò molto per conoscere l’architettura tradizionale locale. Nel 1479 terminò la costruzione del Duomo della Madre di Dio, ispirato all’antico Duomo di Vladimir.
Sebbene il Palazzo del Podestà non sia mai stato terminato – Giovanni II Bentivoglio fu cacciato da Bologna ventidue anni dopo a seguito di una rivolta popolare – l’opera è da tutti ammirata per la sua magnificenza ed eleganza.

 

palazzo podestà

 

Il palazzo è tagliato da due passaggi, al centro di questi vi è un Voltone, sorretto da quattro pilastri e sopra il Voltone si erge una torre, detta anche Torrazzo dell’Arengo, costruita nel 1264. I quattro piloni che sostengono il Voltone sono adorni di quattro statue in terracotta che rappresentano i protettori della città, realizzate dal Lombardi. Tra i pilastri della Torre dell’Arengo, sotto il Voltone, accade un particolare fenomeno: se ci si avvicina ad uno dei piloni d’angolo e si parla sottovoce, si è perfettamente udibili da chi ascolta rivolto contro il muro verso il pilone nell’angolo opposto.

 

podestà

 

Al primo piano di questo imponente Palazzo si trovano la Sala de’ Notari e l’Archivio Pubblico, dove nel suo interno sono conservati rari e pregiati documenti tra cui la Bolla dello Spirito Santo, redatta a Firenze il 6 luglio 1439 da Eugenio IV per l’unione della Chiesa Greca con quella Latina. Continuando sullo stesso piano, si arriva alla sala che era erroneamente chiamata di Re Enzo, oggi è il Salone del Podestà, dove nel 1410 vi si tenne il Conclave per l’elezione di Giovanni XXII e in seguito fu usata prima come Aula di Giustizia e in seguito, data la sua ampiezza, come teatro. Adolfo de Carolis si occupò degli affreschi e delle decorazioni al suo interno tra il 1911 e il 1933, tali affreschi vedono la città di Bologna nei suoi momenti più gloriosi e importanti.

 

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