Messina - 20 aprile 2016 - Terry Zanetti
L’Arcipelago delle Eolie è un mondo di tesori da ammirare e da gustare, piatti saporiti, dolci golosi e vini fragranti.La Malvasia è l’oro ambrato delle Lipari, un nettare dagli aromi inconfondibili.
Qui non si atterra con voli di linea, ma ogni isola ha almeno un porto al quale approdano ogni giorno gli aliscafi. Esplose dai vulcani sotto il mare, forgiate dai venti e dalle burrasche, le Eolie sono montagne scure che affiorano dalla superficie cristallina delle acque profonde del mare di Sicilia. Ogni isola ha le sue piccole spiagge, nere di lava o bianche di pomice, e piscine naturali dalle quali sgorgano benefici fanghi e acque termali dalle proprietà terapeutiche. La “Malvasia delle Lipari” è il fiore all’occhiello di questi piccoli paradisi, un vino DOC la cui produzione è consentita esclusivamente nell’arcipelago e nella provincia di Messina.
Attualmente in Italia il Malvasia, intendendo con questo nome l’insieme di almeno una quindicina di varietà diverse, è una delle uve più coltivate su tutto il territorio nazionale. Le uve utilizzate sono 95% Malvasia e 5% Corinto Nero. Il Corinto Nero dà colore al vino, suoi sono i riflessi rossastri e la stabilità cromatica. L’allevamento è a spalliera su terreni in pendenza. L’antica vite ha costruito l’economia dell’arcipelago molto prima dell’avvento del turismo di massa. La Malvasia oggi vede protagonisti una sessantina di produttori viticoli e una dozzina di cantine. Produzioni di eccellenza, condizionate dai limiti naturali dei terreni vulcanici. La Malvasia delle Lipari, esercitando una forte attrazione turistica, è importante leva di turismo colto e consapevole.
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