Massa Carrara - 12 luglio 2016 - Eleonora Ferrante
Il suo significato in greco è “pietra splendente”, màrmaron, che rende perfettamente l’idea della principale caratteristica di questo antico e pregiato materiale. Grazie alla calcite, di cui è principalmente composto, la luce penetra nella superficie prima di essere riflessa, ed è questo che conferisce una speciale luminosità alla pietra.
Da sempre sinonimo di lusso ed eleganza, i suoi giacimenti si trovano in diverse regioni d’Italia: Piemonte, Veneto, Liguria e, naturalmente, in Toscana.
Molte delle più importanti opere d’arte scultorea sono in marmo; è stato infatti il materiale prediletto di Michelangelo Buonarroti, Gian Lorenzo Bernini, Auguste Rodin. Per non parlare poi della creazione di vere e proprie opere architettoniche come la facciata del Duomo di Pisa, il Duomo di Carrara e, andando oltreoceano, il più moderno Empire State Building di New York.
L’uso del marmo ha inizio sin dai tempi della Grecia antica, anch’essa ricca di giacimenti; si diffuse ben presto anche nella Roma imperiale. Nel corso del II secolo a.C. si venne a conoscenza delle cave di Luni, Carrara, di eguale qualità rispetto a quello della Grecia, fino a quel momento utilizzato ed esportato.
Oggi, grazie alle più moderne ed efficienti tecniche di estrazione, di lavorazione e di trasporto, sono innumerevoli gli usi che si fanno di questo materiale; lo troviamo infatti nell’arredamento delle case più eleganti. Si passa dalla pavimentazione dei bagni, ai tavoli per la cucina, fino ai rivestimenti per camini. Insomma, il living di lusso è di marmo bianco splendente.
Gli usi del marmo possono essere comunque vari, per assecondare la fantasia dei designer più creativi. Ne è un esempio Morà che durante la Milano Design Week ha presentato dei modelli di occhiali dove il marmo diventa fashion e super leggero da indossare. Ogni modello è unico, “scolpito” da una lastra di marmo e caratterizzato dalle sue venature naturali.
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