Milano - 10 marzo 2016 - Eleonora Ferrante
Durante lo scorso anno designer e artisti hanno dato libero sfogo alla fantasia creando forme nuove e accattivanti, ma la vera rivoluzione arriva con i materiali. Partendo da una reinterpretazione del più basic foglio plastico che amplifica l’effetto luminoso, fino ad arrivare a materie inusuali come la pietra, il cemento, le essenze lignee e il metallo. Il contrasto tra la pesantezza dei materiali e la leggerezza delle forme esalta quello che è l’elemento di design più impalpabile… la luce.
Largo utilizzo anche dei tessuti tecnici che vengono lavorati industrialmente riservando un’attenzione ai particolari come se si trattasse di opere d’arte. Pablo di Davide Groppi ne è un esempio calzante: un pannello luminoso senza cornice, appoggiato al muro come un quadro in attesa di trovare la sua collocazione, cambia colore e intensità della luce con un clic.
Kundalini crea una seducente struttura tridimensionale e avvolgente. Una lampada-scultura di estrema leggerezza visiva. Si chiama Clover e sembra richiamare le forme di un trifoglio. L’innovativa sorgente luminosa a led, nascosta nell’incontro dei tre petali, riflette la luce sulle superfici interne in un gioco di continui riflessi e rimandi.
In alluminio e metallo è invece la creazione di Foscarini dal nome Allegro. Linee accostate si tengono in equilibrio ricreando un’affascinante sinfonia di forme. Queste sospensioni scenografiche e suggestive si adattano come un incastro perfetto a qualsiasi tipo di arredamento facendosi protagoniste indiscusse del living.
Sempre incantevoli le creazioni di Fontana Arte, e la sua Bianca ne è un esempio: una lampada che è sia a sospensione che da tavolo, da terra e a parete. Provvista di un diffusore in vetro di colore bianco latte, la decorazione superficiale del diffusore è caratterizzata da una serie di delicati solchi che, sul bianco volume del vetro, ricordano delle piccole impronte sulla neve fresca.
Ammalia anche una delle ultime opere di Karman: Notredame ha una struttura a rosone che ricorda i particolari della cattedrale gotica parigina. È realizzata in polvere di marmo bianco, che può essere verniciato per inserirsi con continuità sulla parete in cui viene collocata.
Più contemporaneo, quasi futuristico, è invece il design scelto da Martinelli Luce per Cyborg, la lampada da tavolo disegnata da Karim Rashid. In alluminio, verniciata in vari colori e realizzata in policarbonato satinato per una sorgente di luce a LED. Anche i dispositivi elettronici sono hi-tech, infatti questa lampada si accende e si spegne con dei sensori touch.
Nuovi materiali ma anche nuove tecnologie applicate ad un design che guarda al passato e che reinterpreta forme e impressioni per donare un touch of class al living contemporaneo.
Copyright © Next Asset Srl - P. Iva 03167241201