Chiesa dei Santi Bartolomeo e Gaetano

Sito San Bartolomeo e Gaetano by Nickolay Vinokurov

Bologna - 10 dicembre 2012 - Eleonora Ferrante

Le fonti più antiche legano la costruzione della chiesa dei Santi Bartolomeo e Gaetano a San Petronio nell’anno 432. Pare che questa antica costruzione fosse stata situata dall’allora vescovo della città nel luogo in cui si riunivano i primi cristiani bolognesi. Per il momento però, l’unica testimonianza certa che abbiamo riguardo questa chiesa risale al 1288. Pare che una comunità di monache cluniacensi avesse costruito e dedicato una chiesa a San Bartolomeo. Nel 1599 l’edificio passò ai padri teatini che avviarono dei lavori per restaurarlo. Siccome nel 1671 era stato canonizzato San Gaetano, unirono al titolo dell’apostolo Bartolomeo quello del loro fondatore, San Gaetano da Thiene, e fecero dipingere da Marcantonio Franceschini e Luigi Quaini dieci “fatti” della vita di San Gaetano nelle lunette del portico del Formigine. I lavori di costruzione della nuova chiesa durarono fino al 1684. Nel 1694 si completarono la cupola e il campanile, anche se la caratteristica cuspide venne aggiunta mezzo secolo dopo.

 

Sito San Bartolomeo e Gaetano by Massimiliano Pieraccini

La chiesa a croce latina, a tre navate su snelle colonne ioniche che ne evidenziano lo slancio, si presenta luminosissima, grazie alle finestre della navata centrale e alle cupolette con lanterna sulle volte delle campate laterali poste in corrispondenza di ciascun arco tra le colonne. Dalla prima iconografia della città dipinta da Giuseppe Rolli, la basilica è presente in ogni raffigurazione grafica o pittorica di Bologna. Sembra quasi che l’architettura basiliacale si difende dalla luce dilagante filtrandola attraverso le cupole e le lanterne. Bologna è una città a tre navate e la basilica ne riflette la tipologia: la navata centrale corrisponde alla strada e le navate minori ai portici. Chi entra ha la sensazione che il discorso continui con la straordinaria finezza decorativa degli affreschi che sono ad opera dei migliori rappresentanti dell’illusionismo (effetto artistico diretto a suscitare nello spettatore l’impressione di trovarsi a contatto diretto con la realtà e non con una raffigurazione) del ‘600 e del ‘700. Tutta la volta della chiesa è dipinta dal Colonna con l’aiuto di Alboresi. Inoltre dentro la chiesa si conservano dei veri e propri capolavori. Per citare i più importanti ricordiamo l’Annunciazione di Francesco Albani e la Madonna del Riposo di Guido Reni. Dalla chiesa è possibile accedere al Battistero di San Gaetano dov’è conservata l’antica immagine mariana attribuita a Lippo di Dalmasio.

 

 

 

 

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