Cent’anni di Maserati

Nel mondo non sono molte le aziende dell’industria automobilistica che possono vantare un secolo di vita. Da quest’anno, in questa ristretta cerchia, c’è anche la Maserati.

Modena - 28 settembre 2015 - Marcello Maccaferri

1913- Fratelli Maserati
1913- Fratelli Maserati

 

Il prossimo 1 dicembre, nella sede di Viale Ciro Menotti a Modena, ci sarà un compleanno speciale e un traguardo storico da festeggiare: 100 anni di un marchio d’eccellenza, patrimonio inestimabile del settore automobilistico italiano e quanto mai rappresentativo del Made in Italy in tutto il mondo.

Come spesso accade quando si tratta di raccontare compleanni così prestigiosi, viene naturale riavvolgere il nastro dei ricordi e tornare ai tempi in cui tutto ebbe inizio, soprattutto quando si parla di un marchio come Maserati che, da piccola azienda locale, è stata capace di trasformarsi in una realtà industriale internazionale, presente in più di 40 Paesi nel mondo. Se la storia insegna che dietro ai grandi nomi del mondo dell’auto c’è sempre stata la figura di un “genio” sognatore, la nascita della Maserati è frutto della passione di una famiglia intera, di cinque fratelli amanti della meccanica e delle corse automobilistiche, che in tempi di guerra e di fame diedero corpo al mito. A posare la prima pietra ci pensò il ventisettenne Alfieri, quando il 1 dicembre 1914, in una piccolissima via del centro storico di Bologna, fondò la “Società anonima Officine Alfieri Maserati”: cinque dipendenti in tutto, tra cui i due fratelli minori Ettore ed Ernesto.

1920-Tridente originale
1920-Tridente originale

 

In principio, in quella piccola officina si riparavano automobili della Isotta Fraschini. Ma dopo la guerra, l’attività divenne subito più intensa e la passione travolgente dei fratelli Maserati portò alla scelta quanto mai azzeccata di costruire vetture con il marchio dell’azienda. Il fatto che tutti quanti avessero capacità come piloti, meccanici, progettisti e costruttori fece sì che l’ambizioso progetto prendesse subito piede. Così, nel 1926, vide la luce la Tipo 26, prima creatura a mettere in mostra il nuovo marchio di fabbrica, il “Tridente”, manco a dirlo, ideato da un altro fratello Maserati, Mario (l’unico a non occuparsi di motori in famiglia), che a quanto pare si sarebbe ispirato al tridente della statua del Nettuno a Bologna.

Con Alfieri al volante, la Tipo 26 debuttò con una vittoria alla Targa Florio dello stesso anno e diede inizio a un lungo periodo di successi Maserati nel mondo delle corse, caratterizzato da grandi piloti, dai duelli infiniti con “Alfette” e Ferrari e culminato con la conquista di due edizioni consecutive della 500 Miglia d’Indianapolis (1939-40) e del titolo mondiale di Formula 1 nel 1957, con il pluricampione Juan Manuel Fangio.

Fangio sulla 250F dopo la vittoria.
Fangio sulla 250F dopo la vittoria.

 

 

In poco tempo, l’azienda familiare Maserati fu in grado di crearsi un nome importante nel mondo delle corse, consapevole di poter fare il grande salto anche nel settore delle vetture stradali.

Nel 1937 ebbe luogo il trasferimento nell’attuale stabilimento di Modena e, dieci anni dopo, prese vita la prima di quelle “Granturismo” che avrebbero caratterizzato per sempre la storia della Casa, la A6, disegnata dalla futura Pininfarina. Un successo, che definì l’intera strategia del secondo dopoguerra: produzione e mercato divennero gli obiettivi principali. La storia Maserati ci racconta di grandi successi e anche di qualche momento di crisi, ma quello che alla fine resta impresso nella memoria sono le vere protagoniste di questa vita centenaria, le automobili Maserati, che hanno incantato generazioni: dalla A6 alla Quattroporte, dalla 3500GT alla Bora firmata Giugiaro, dalla Biturbo alla Mistral, fino alla Coupé. Oggi le “regine” si chiamano soprattutto GranTurismo e GranCabrio, autentiche bellezze sportive su strada, che rappresentano la massima consacrazione del marchio in tutto il mondo.

1971- Bora
1971- Bora

Il presente è roseo a dispetto dello stallo del settore auto. La collaborazione proficua, sia tecnica che commerciale, all’interno del Gruppo Fiat (prima con la Ferrari poi con l’Alfa Romeo) negli ultimi cinque anni ha garantito a Maserati lo slancio necessario per riposizionarsi da leader nel suo segmento e per ampliare la presenza sui mercati internazionali.

Una strategia di espansione della gamma che nel 2013 ha segnato un forte aumento di vendite in tutto il mondo: al Salone di Ginevra di quest’anno le ultime generazioni della Quattroporte e della “sorella” minore Ghibli hanno riscosso un successo straordinario.

2007- Granturismo
2007- Granturismo

Da qualche tempo, poi, l’anima corsaiola tanto cara ai fratelli Maserati è tornata a risplendere. Dal 2005, infatti, la Casa modenese è tornata a far la voce grossa anche in pista, grazie soprattutto al “bolide” MC12, che ha portato in bacheca ben dodici titoli nel Campionato Mondiale FIA GT. Per non smettere di stupire e festeggiare al meglio il primo secolo di vita, la Casa ha anche voluto regalare al pubblico un ultimo “gioiello”, un nuovo prototipo di coupé sportivo ed elegante, la Maserati Alfieri. Un omaggio al fondatore e a quella famiglia di appassionati meccanici che cent’anni fa creò il mito.

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