Santa Maria dei Servi

Bologna santa maria dei servi rid

Bologna - 10 dicembre 2012 - Eleonora Ferrante

I Servi di Maria erano il terzo ordine mendicante del Duecento, dopo francescani e domenicani. Fu fondato a Firenze nel 1233 e la loro regola venne approvata nel 1249. Arrivarono a Bologna nel 1261 e furono ospitati dapprima nel plesso di Santa Lucia e in seguito, nel 1265, passarono in Borgo San Lorenzo (attualmente Via San Petronio Vecchio). I Serviti vi costruirono prima un oratorio e poi una chiesa che fu dedicata a Maria e intitolata Santa Maria del Borgo di San Petronio. A distanza di qualche anno i Serviti iniziarono ad acquisire terreni e edifici nella zona circostante. Nel 1345 grazie ad una cospicua donazione da parte del banchiere Taddeo Pepoli, fu possibile per questo ordine spostarsi verso Strada Maggiore, una delle vie principali della città. Alla fine del Trecento, nel 1386, Andrea Manfredi da Faenza avviò grandi lavori di ampliamento e abbellimento della semplice struttura originaria e tali lavori furono commissionati al noto architetto Antonio di Vincenzo, il quale in quegli anni stava già lavorando alla basilica di San Petronio. Il celebre quadriportico fu una sua idea, anche se venne realizzato e terminato nel corso dei secoli.

 

Bologna basilica dei servi portico sasha (1) rid

 

La struttura si presenta con forti accenni allo stile tardogotico bolognese. La chiesa di Santa Maria dei Servi  ha impianto basilicale a tre navate, le volte a crociera sono sorrette da archi acuti con costoloni in cotto. E’ articolata in cappelle laterali poco profonde, ricche di opere d’arte; la più importante è quella che si trova nella prima cappella radiale: la Vergine in Trono di Cimabue donata da Taddeo Pepoli.
Dal 1797 l’ordine dei Padri Serviti fu abolito e nel 1802 la basilica dei Servi divenne parrocchia; nel 1819 l’Ordine dei Servi fu nuovamente ristabilito.
Nel 1796 con l’arrivo dei francesi nel territorio bolognese la basilica fu adibita a caserma; soltanto qualche anno dopo, nel 1815, i Servi di Maria poterono rientrare nella loro amatissima chiesa. Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale parte della basilica, più precisamente i locali più antichi del monastero, ospitano la Caserma dei Carabinieri.

 

 

 

 

 

 

 

 

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