Palazzo Re Enzo

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Bologna - 5 novembre 2015 - Eleonora Ferrante

Il palazzo fu costruito nel 1245 come ampliamento della sede comunale, infatti, fu nominato Palatium Novum. Il 26 maggio 1249 un importante evento cambiò la sorte di questo edificio. Durante la battaglia di Fossalta, i bolognesi sconfissero i modenesi e riuscirono a catturare re Enzo di Sardegna, figlio di Federico II di Svevia. Invano Federico II provò a pagare il riscatto per liberare suo figlio. Pare che avesse offerto al comune di Bologna un filo d’oro talmente lungo da avvolgere le mura della città. Il 24 agosto 1249 inizia la prigionia di re Enzo dentro il Palatium Novum; una prigionia che durò per ben 23 anni. Alla sua morte, nel 1279, Enzo fu seppellito, come da sua esplicita richiesta, nella basilica di San Domenico.

Palazzo Re Enzo e Fontana di Nettuno

Palazzo Re Enzo e Fontana di Nettuno

Durante la prigionia, Re Enzo ebbe al suo cospetto una piccola corte formata da un discreto numero di servi, musicisti, poeti e letterati che gli tenevano compagnia. Il comune di Bologna aveva acconsentito inoltre al fatto che re Enzo potesse ricevere visite femminili; nel suo testamento Enzo cita tre figlie naturali, ma alcune fonti sembrano confermare anche un quarto figlio nato dall’amore per una contadina, Lucia di Viadagola. Al bambino venne dato il nome di Bentivoglio che fu capostipite della famosa casata dei Bentivoglio.

Oggi questo edificio è uno dei centri di cultura più importanti della città, in cui sono ospitati mostre e convegni.

Palazzo Re Enzo, interno

Palazzo Re Enzo, interno

 

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