Until the Word Is Gone

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La mostra dell'artista russo Sergej Katran alla Biennale di Venezia

Venezia - 5 maggio 2017 - redazione

«Until the Word Is Gone» è il titolo della mostra che si terrà, dall’11 maggio al 21 giugno 2017, presso Palazzo Zenobio, a Venezia. Quest’anno il palazzo, ospiterà i padiglioni dell’Armenia e del Tibet, nella cornice della 57ma Biennale d’Arte Contemporanea. Accanto al padiglione dell’Armenia, Leone d’Oro 2015 per la migliore Partecipazione nazionale, sarà inaugurato il progetto dell’artista russo Sergej Katran «Until the Word Is Gone» («Finché non scomparirà la parola»), già andato in scena nel 2016, con lo stesso titolo, alla Galleria 21, nel Centro di Arte Contemporanea “Vinzavod” di Mosca.

La mostra prevede diverse forme e generi artistici: scultura classica, audioarte, videoarte. L’unione di fenomeni culturali, indipendenti tra loro, in una struttura unica – nel contesto della quale ogni voce ha una sua individualità e specificità – è una delle acquisizioni più rilevanti di questo progetto multimediale.

Lo spettatore vedrà alcune decine di sculture, realizzate in terracotta, librarsi nell’aria. Ognuna delle figure replicherà la forma dell’onda sonora, generata dall’equalizzatore pronunciando la parola “Arte” in 125 lingue diverse, dal russo al cinese, dall’antico egizio all’arabo, dall’italiano alla lingua ittita. Con il suo progetto l’artista Sergej Katran, magrado tutte le difficoltà connesse al “tradurre”, devirtualizza la parola e la trasforma in un oggetto visibile e concreto, proponendo un nuovo genere di trascrizione, che corrisponde poi alla risonanza della parola nell’arte contemporanea.

L’autore del progetto, Sergej Katran, nel trasformare la “parola” da virtuale a concreta, non ha mai dubitato della sua intrinseca tridimensionalità. «Ho ritenuto che creare oggetti scultorei derivanti dalla parola avesse un senso preciso. La parola pronunciata, da principio viene registrata con un dittafono, quindi, con l’ausilio di un equalizzatore, otteniamo un grafico che descrive l’energia del suono, e soltanto dopo, in un’officina di vasaio, “traduciamo” questa immagine bidimensionale in una tridimensionale. Come materiale ho scelto l’argilla rossa, la terracotta, alla quale sono legati gli albori stessi dell’arte».

Nell’ambito della mostra, sarà presentata una documentazione video della performance “Traduzione”, realizzata dal gruppo Poema Teatre nella cornice del progetto allestito al “Vinzavod” di Mosca: in essa, basandosi su studi plastici, i ballerini hanno compiuto una traduzione/trasformazione della parola in movimento fisico. Si potrà inoltre ascoltare l’audio-installazione “Dialogo neo-babilonese”, appositamente creata per il presente progetto dall’artista multimediale (Dmitrij Morozov), in collaborazione con Villi Mel’nikov e Sergej Katran.

 

 

 

Progetto espositivo “Until the Word Is Gone”

11 maggio – 21 giugno 2017
Palazzo Zenobio
Fondamenta Soccorso, 2596, 30123 Venezia, Italia

katranland.com

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