La Rocchetta Mattei

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Il castello misterioso del Conte Cesare Mattei, politico, «guaritore», alchimista ed architetto.

Bologna - 17 maggio 2017 - Karina Mamalygo

La terra della Valle del Reno tra Bologna e Pistoia ha avuto un significato strategico nel corso dei secoli. Già nel XI secolo tra queste colline fu eretta la fortezza di Matilde di Canossa. Nel XIX secolo, sulle sue rovine il Conte Cesare Mattei fece costruire il suo castello.

 

Cortile dei Leoni © Gianluca Simoni

Cortile dei Leoni © Gianluca Simoni

Nel 1849, l’eccentrico aristocratico bolognese, imprenditore e filosofo, deluso dalla vita politica lasciò il posto da parlamentare e decise di dedicarsi completamente allo studio della medicina alternativa. Per realizzare questo scopo il Conte allora 40enne acquistò il terreno e progettò la Rocchetta secondo canoni che rispecchiassero suoi ideali di vita: godere la solitudine tra la bellezza della natura e dell’architettura, e nello stesso tempo occuparsi delle ricerche mediche e curare i sofferenti. Lui definì la sua “medicina naturale” “elettromeopatia”, i suoi segreti, purtroppo non sono però arrivati ai giorni nostri.

 

E’ interessante notare che nel 1879 nel suo romanzo “I fratelli Karamazov” F.M.Dostoevskij mette in bocca al diavolo il nome dell’alchimista e dottore.

Il diavolo si lamenta così ad Ivan Karamazov: “Essendo disperato, ho scritto al conte Mattei a Milano. Lui mi ha mandato un libro e delle gocce. Dio lo benedica”.

 

Lo stile architettonico del castello è eclettico: comprende degli elementi neoromanici, neogotici, di stile mauritano ed orientale ma anche del “liberty”. Gli imposti scolpiti delle colonne, i balconi intagliati, le figure di leoni ci portano al gotico veneziano; I motivi orientali di stile Bucara e Samarcanda, incisi sui muri come una sorta di “pizzo di pietra”, il cortile con la centrale fontanina dei Leoni, come è scritta sulla targa di marmo attaccata alla parete, è “la riproduzione in miniatura del cortile dell’Alhambra, la famosa fortezza di Granada”; Le arcate realizzate in marmo bianco e nero fanno ritornare alla mente le immagini delle moschee meravigliose dell’Andalusia.

 

 Balconata Tomba del Conte © Gabriele Zanarini

Balconata Tomba del Conte © Gabriele Zanarini

Il rosone col ritratto del Conte Mattei lascia testimonianza di lui non solo come fondatore del castello, ma anche come imprenditore della Banca Cassa di Risparmio di Bologna. Questa Banca ha finanziato tutti i lavori di restauro, tra gli anni 2005 e 2014, di questo grande complesso architettonico, monumento impressionante di ricerche estetiche di uno spirito libero.

 

 

Rocchetta Mattei

Riola, Bologna

rocchettamattei-riola.it

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