Napoli - 20 settembre 2016 - Edgar Filatov
Gli odori, le botteghe, le bancarelle del pesce fresco vicino la costa, ogni dettaglio ricorda quanto la Campania sia legata all’arte culinaria, anche il vociare dei napoletani mette l’acquolina in bocca.
I prodotti da forno e il mercato ittico sono l’eredità culinaria di questa regione. La cucina tipica subisce la forte influenza di cuochi quali Antonio Latini, tra i primi ad usare il pomodoro non solo per guarnire i piatti ma per preparare la salsa. La pasta al pomodoro è in effetti il piatto tipico della dieta mediterranea, saporito ed adatto alle tasche di chiunque, dei signori come dei popolani. Il popolo, infatti, è il vero artefice della creatività culinaria di questa terra. Fin dagli esordi, Parthenope (nome greco di Napoli), permise scambi e attività artigianali in un sistema di economia aperta; così che la cultura araba, spagnola e naturalmente quella francese, potessero influenzarne l’arte e la cultura.
Don Alfonso 1890: È proprio dalla tradizione che lo chef Alfonso Iaccarino prende spunto per la realizzazione del menù. Sempre innovativo, ma consapevole di avere un debito nei confronti di una storia tanto generosa. Il ristorante ospita anche una ricchissima cantina con oltre mille etichette di vini proveniente da ogni parte del mondo.
L’Olivo: Lo chef Andrea Migliaccio arricchisce da subito la cucina di questo 2 stelle Michelin con le pietanze della tradizione campana senza mai trascurare l’estetica del piatto.
Quattro Passi: La cucina di questo ristorante affonda le sue radici nella tradizione mediterranea. Una cucina semplice, un assaggio di sapori genuini provenienti sia dalla terra che dal mare, per sottolineare la forte appartenenza ai costumi del territorio.
Taverna Estia: Francesco Sposito è uno degli chef italiani più promettenti. La cucina è per lui come un laboratorio, dove l’ingegno si aguzza per proporre con creatività gli elementi di questa terra.
Torre del Saracino: Ordine mentale e creatività. Questo è ciò che lo chef Gennaro Esposito ha imparato nei migliori ristoranti di Parigi. Ai suoi clienti consiglia non solo le eccellenze del territorio, ma anche delle novità, che spesso li lascia senza fiato.
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