Cappella Arcivescovile

Battistero Ariani foto di Mattiap

Ravenna - 22 giugno 2016 - Karina Mamalygo

 

 

 

Al primo piano del palazzo arcivescovile troviamo un  piccolo museo; nelle sue sale sono raccolti alcuni  tesori provenienti dalle antiche chiese di Ravenna.  Nella prima stanza  si possono ammirare i frammenti dei mosaici  nello stile classico bizantino del XII sec., staccati dalle pareti dell’abside della chiesa dell’Assunzione di Cristo (Basilica Ursiana) abbattuta nel 1733, una «Madre di Dio Orante» e «ritratti» degli apostoli. Nelle sale seguenti sono esposti sarcofagi marmorei e pannelli scolpiti facenti parte di altri sarcofagi; nell’ultima stanza è presentato un capolavoro dell’arte applicata: il trono di Massimiano, in avorio scolpito,  secondo la tradizione regalato all’Arcivescovo dall’imperatore Giustiniano. Nel complesso architettonico del palazzo troviamo anche l’antica Capella Arcivescovile e l’Oratorio di Sant’Andrea.

 

 

 

Battistero Ariani foto di Mattiap

Battistero Ariani © Mattiap

Questo è  la più piccola tra le chiese antiche di Ravenna, fatta costruire dall’arcivescovo Pietro II  е decorata con splendidi mosaici negli  anni tra il 

495 e  il 520. L’armonia dell’ architettura e del contenuto dei mosaici indica  la direzione che seguirà l’arte bizantina. La costruzione è a  forma di croce greca con un piccolo atrio rettangolare con la volta a botte; questa è decorata con  gigli e uccelli a mosaico  e le pareti sono coperte da scritture latine  ora affrescate,  ma anticamente anch’esse a mosaico, che magnificano  la bellezza e lo splendore della cappella seguendo il genere letterario dell’ “ecfrasis”, sviluppato molto nei secoli seguenti dalla cultura bizantina.

 

 

 

 

Sulla lunetta all’entrata è rappresentato un tipo iconografico rarissimo: “militaris”, un giovane Cristo Emanuele  vestito da soldato romano con un mantello color porpora sulle spalle,  la croce in mano  e un aureola splendente intorno alla testa, che   «calpesta  il leoncello ed il serpente» (Salmo 91:3).  Secondo la tradizione quest’immagine aveva il significato di custode: Cristo Guerriero che difende la Sua Chiesa. La cappella ha una volta alta, appoggiata su archi. In questa vediamo quattro angeli  che portano il  Crisma e i simboli degli evangelisti; gli archi settentrionale e meridionale  sono decorati con i clipei dei  martiri  che affiancano i  Crismi  posti al centro  degli archi; negli archi orientale ed occidentale le pietre terminali sono “rafforzate” dalle immagini di Cristo Emanuele in  mandorle, circondate da sei apostoli. Nella conca dell’abside,  in un fondo di blu profondo con stelle dorate si alza la Croce d’Oro che sovrasta l’Universo.  

 

 

 

 

Ravenna Cappella Sant'Andrea (1)

Ravenna Cappella Sant’Andrea

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