Lamborghini Asterion, istinto e razionalità

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Svelato al Salone dell’Auto di Parigi il primo prototipo a sistema ibrido della Casa bolognese. Una supercar attenta all’ambiente, con tre modalità di guida e una tecnologia innovativa in grado di sviluppare fino a 910 cavalli di potenza.

Bologna - 6 gennaio 2015 - Marcello Maccaferri

Il Minotauro è una di quelle figure mitologiche che difficilmente si dimenticano, anche quando i libri di scuola ci sembrano ormai uno sbiadito ricordo. Sarà la storia vagamente romantica di Teseo, di Arianna e del suo filo, sarà che certi mostri si fa fatica a dimenticarli, sta di fatto che quando si cita il Minotauro, tutti quanti hanno ben presente di “chi”, o meglio di “cosa”, stiamo parlando.

Evidentemente lo sa anche la Lamborghini, che proprio partendo da questa figura leggendaria, metà uomo e metà toro, ha tratto ispirazione per creare il suo ultimo prototipo di supercar, la Asterion, prima vettura con alimentazione ibrida plug-in della Casa di Sant’Agata Bolognese.

 

 

 

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349140Asterion è il nome greco del Minotauro e la vettura ha un DNA che punta a rappresentarlo nella sua essenza: la fusione tra la forza e l’istinto del toro, sprigionati dal motore termico, combinati con la razionalità umana, rappresentata dalla tecnologia ibrida.Il nuovo gioiello Lamborghini è stato ideato come concept car e per il momento rimarrà allo stato di pura dimostrazione tecnologica, non entrando in produzione. Intanto, però, fa già parlar di sé soprattutto a seguito del suo debutto ufficiale avvenuto i primi di Ottobre al Salone dell’Auto di Parigi.E come dare torto a chi ne è rimasto ammirato? Sotto le proporzioni da coupé che sembrano richiamare la storica Miura, la nuova hypercar Lamborghini cela un’autentica novità per il marchio del Toro, il motore Longitudinale Posteriore Ibrido (LPI). Una vera innovazione per vetture così potenti e di alta gamma, che cominciano finalmente ad esplorare terreni fino a poco tempo fa impensabili, come quelli del rispetto per l’ambiente e la riduzione dei consumi.È questa la strada che gli uomini Lamborghini hanno pensato per la Asterion, mostrando come sia possibile coniugare cavalli e potenza con una tecnologia che strizzi l’occhio anche all’ecologia.

 

 

 

 

Il sistema ibrido della Asterion è composto da un motore termico V10 5,2 litri da 610 cavalli, preso in prestito dalla “sorella” Huracan, e da ben tre unità elettriche, che garantiscono altri 300 Cv di potenza. Questo vuol dire che l’intera power unit della vettura arriva ad offrire una potenza combinata complessiva di ben 910 Cavalli.

Nello specifico, chi si mette alla guida può decidere di muoversi in sola modalità elettrica, con il solo motore termico o in combinazione ibrida, semplicemente azionando l’impostazione scelta tramite un tasto sul volante.

La possibilità di marcia in sola modalità elettrica è una vera e propria novità per questo tipo di supercar ultra prestazionale: la Asterion consente un’autonomia energetica delle batterie di circa 50 Km e una velocità massima limitata a 125 Km/h. Il sistema ibrido, invece, prevede che fino a 50Km/h si azionino soltanto i due motori elettrici anteriori (l’ideale per girare in città) e che, superata tale soglia, entri in campo il motore termico, con le ruote motrici che passano da due a quattro. L’ibridazione permette di sfruttare tutto il potenziale del sistema di alimentazione, quindi i 910 Cv totali, e le prestazioni si elevano agli standard Lamborghini conosciuti in tutto il mondo: 0-100 Km/h in 3 secondi e la velocità massima di 320 Km/h.

Anche se su auto di questo livello, di solito, il consumo di carburante e l’emissione di Co2 sono fattori altamente trascurabili, in questo caso in Lamborghini hanno lavorato affinché non lo fossero: l’evoluto sistema ibrido di Asterion prevede consumi di appena 4,1 l/100 Km nel ciclo combinato e 98 g/km di emissioni. Praticamente i dati di un’utilitaria.

 

 

 

 

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Tanto tecnologicamente innovativa sotto il cofano, quanto estremamente accattivante e “leggera” fuori. Lo stile Asterion è quello della tradizione Lamborghini, con un certo richiamo alla celebre Miura: design accurato, classiche portiere ad elitra e una forte presenza di carbonio che rende la vettura anche molto leggera.

L’abitacolo elegante è poi in grado di accogliere due passeggeri in un ambiente da vera granturismo, abbandonando per una volta gli interni estremi e votati esclusivamente alla performance ai quali ci ha da sempre abituato Lamborghini.

Visto il successo che sta avendo, ora la speranza di molti cultori del Toro è che l’Asterion possa essere presto prodotta, anche solo in serie limitata. Per non essere mai dimenticata e, perché no, diventare un giorno un mito. Esattamente come il nostro amato Minotauro.

 

 

 

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