Museo dell’auto storica Stanguellini

Marcello Mastroianni

Modena - 16 agosto 2012 - Rodolfo Ferniani

Primi anni trenta: epoca in cui con pochi mezzi economici e con una smisurata passione e un aguzzo ingegno, si ottenevano straordinari risultati nel campo della meccanica. Fiorirono così in Italia (molto prima che in altri paesi) numerosi piccoli geniali preparatori di automobili. Vittorio Stanguellini, modenese (1910-1981), fu sicuramente uno dei più grandi e vulcanici di questi, riuscendo a diventare, da semplice preparatore, un costruttore vero e proprio.

 

Vittorio Stanguellini - Settembre 1950

Vittorio Stanguellini – Settembre 1950

 

 

 

Iniziò elaborando i motori Fiat 1100 e poi 750, perfezionava i telai rendendoli più leggeri e tuttavia più robusti, oppure li realizzava in proprio; faceva realizzare carrozzerie aerodinamicamente molto curate. Crebbe sempre arrivando a progettare e costruire testate bialbero, monoposto di F. Junior ed esemplari unici da record.

 

Trionfo della Stanguellini al GP di Monaco

Trionfo della Stanguellini al GP di Monaco

 

 

Vinse tanto, tantissimo: titoli nella categoria Turismo Nazionale, nella categoria Sport 750 (addirittura tre di seguito negli anni 1954-56), affermazioni alla Targa Florio e in F. Junior e degli incredibili risultati alla Mille Miglia, come nel 1948 quando si piazzò 4° assoluto (davanti ad una Healey 2400) o nel 1940, con due 1100, tenne dietro auto di ben maggiore cilindrata senza perdere di vista le uniche 8 che le precedettero: Alfa Romeo e BMW con cubatura più che doppia.

 

Officina Stanguellini - Modena

Officina Stanguellini – Modena

 

 

Nel museo creato dal figlio Francesco, è possibile ammirare una trentina dei suoi capolavori fra i quali le prime Sport 750 e 1100, la F. Junior vincitrice del Gran Premio di Montecarlo e la Stanguellini–Guzzi da record, oltre ad una ricchissima collezione di fotografie, accessori, pubblicità e riviste dell’epoca oltre ad alcuni motori.

 

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