La Cappella degli Scrovegni

Cappella degli Scrovegni facciata esterna Padova Italy AVRVM

Padova - 5 febbraio 2016 - Federica Favaro

All’interno dei Giardini dell’Arena romana – o meglio, quello che rimane di un’arena di poco inferiore per dimensioni a quella di Verona e costruita probabilmente intorno al 60-70 d.C. – collegata ai Musei Civici, sorge la famosa Cappella degli Scrovegni, affrescata da Giotto all’inizio del 1300. Non si conosce l’architetto, ma la struttura architettonica passa in secondo piano rispetto allo splendore dei suoi affreschi. Per adornare l’edificio, infatti, Enrico Scrovegni chiamò Giovanni Pisano, a cui commissionò tre statue in marmo per l’altare, e Giotto per la decorazione pittorica. Giotto era un artista già famoso: aveva lavorato per il Papa nella Basilica di S. Francesco in Assisi, in San Giovanni in Laterano a Roma, a Padova nella Basilica di Sant’Antonio e nel Palazzo della Ragione. L’artista fiorentino dipinse Le storie della Vergine e di Cristo in trenta riquadri: sedici sulla parete destra su tre comparti; diciotto sulla sinistra su tre comparti; quattro nell’arco su due comparti. Sulle pareti laterali, in basso in un altro comparto, sono rappresentate le allegorie dei Vizi e delle Virtù. Sulla parete sopra la porta d’ingresso è raffigurato il Giudizio Universale, in cui si trovano a destra gli eletti, a sinistra gli scellerati e in mezzo Lucifero che maciulla con tre bocche altrettanti dannati. In alto sta Dio padre circondato dagli apostoli, i patriarchi, angeli ed arcangeli; al centro compare ritratto lo Scrovegni mentre offre a Cristo in gloria il modellino della chiesetta, a suffragio dell’anima del padre Reginaldo (per espiare l’accusa di usura), citato da Dante nel canto XVII dell’Inferno. Un tempo era appeso nel presbiterio un Crocifisso di Giotto dipinto su tavola, che ora si trova all’adiacente Museo degli Eremitani. Infine il soffitto, completamente dipinto di blu, presenta nei tondi le immagini di Cristo tra Evangelisti e Profeti.
Il ciclo di Giotto agli Scrovegni costituisce il più alto capolavoro del pittore e della storia dell’arte occidentale, pari solamente alla Cappella Sistina di Michelangelo in Roma. Con quest’opera Giotto diede inizio ad una nuova Era nella storia dell’arte, superando l’astrazione bizantina allora dominante, per proporre forme umane più naturali e realistiche. Per questo fu definito il primo pittore moderno.

La Cappella è visitabile solo su prenotazione al numero +39 049 2010020 da lunedì a venerdì 09.00-19.00 sabato 09.00-18.00 oppure on line: www.cappelladegliscrovegni.it.

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