Le più importanti Piazze di Padova e il Palazzo della Ragione

©Musei Civici di Padova – Gabinetto fotografico

Padova - 5 febbraio 2016 - Federica Favaro

Il cuore di Padova è nelle piazze: sono tre, adiacenti l’una all’altra, con al centro il Palazzo della Ragione. Cominciamo da Piazza delle Erbe, anticamente chiamata delle Biade e poi del Vino, per la tipologia di mercato che vi si svolgeva. Ancora oggi, tutte le mattine dal lunedì al venerdì e il sabato per l’intera giornata, si tiene uno dei mercati più pittoreschi della città: la piazza si riempie di circa 70 bancarelle di frutta e verdura, mentre, attorno alla fontana, si posizionano quelle di fiori. Quando il coloratissimo mercato viene smontato, la bancarella viene chiusa e, come una specie di carriola, viene portata nei vari magazzini attorno alle piazze, prevalentemente nel Ghetto antico, che con piazza delle Erbe confina. La sera, la piazza si riempie di studenti universitari e di padovani per l’aperitivo, lo spritz, accompagnato da gustosi tramezzini e dai tradizionali spuncioni (oggi definiti finger food). Attraverso il grande arco nei pressi della fontana – il passaggio viene denominato Vòlto della Corda, perché qui bugiardi, imbroglioni, debitori insolventi venivano colpiti sulla schiena con una corda – si accede alla Piazza della Frutta o dei Frutti, un tempo chiamata del Peronio, perché vi si vendevano zoccoli e stivaletti, in latino perones. Le bancarelle proponevano pesce e selvaggina, uova e pollame, porchetta, verdure e uccelli pregiati, come i falconi. Ancora oggi si svolge il mercato di frutta e verdura, spezie, cereali vari.

©Musei Civici di Padova – Gabinetto fotografico

©Musei Civici di Padova – Gabinetto fotografico

 

Tra le due piazze fin qui descritte, si erge il Palazzo della Ragione: importante simbolo cittadino. Chiamato popolarmente il Salone, rappresenta uno dei più grandi spazi coperti dell’architettura italiana. L’immensa sala al piano superiore costituiva fin dalla sua costruzione un prodigioso risultato architettonico, mentre al piano terra venne creato quello che può essere considerato il primo “centro commerciale” della storia… ma procediamo con ordine. Non si conosce la data esatta della costruzione, ma già nel 1166 esisteva la parte inferiore dell’edificio che aveva lo scopo di ospitare i tribunali e gli uffici finanziari, ruolo che mantenne fino a tutta la dominazione Veneziana, cioè fino al 1797, quando furono trasferiti gli uffici e il Salone fu aperto per grandi riunioni popolari e feste. La forma attuale, con la parte superiore, si deve a frate Giovanni degli Eremitani (1306-1309). Rovinosamente danneggiato da un incendio nel 1420 – che distrusse gli affreschi originali di Giotto – l’edificio fu subito ricostruito e le tre sale vennero unite per formarne una sola, grazie all’architetto Bartolomeo Rizzo, esperto di costruzioni navali.

 

Piazza della Frutta Padova Italy AVRVM

©Musei Civici di Padova – Gabinetto fotografico

 

 

La copertura, infatti, ricorda la carena di una nave rovesciata. Il salone è lungo circa 80 metri, largo 27 ed è coperto dalla struttura lignea alta quasi 40 metri. La vasta sala è decorata da 500 affreschi con tema astrologico e religioso, numerosi sono i richiami alla Serenissima. Nella fascia inferiore compaiono figure d’animali sotto le quali i giudici e i notai sedevano per risolvere le varie cause: chi doveva essere giudicato riceveva infatti una carta con il simbolo del giudice assegnato così che chiunque, anche gli analfabeti, potessero facilmente individuare il proprio giudice cercando la figura dell’animale corrispondente. All’interno della sala vi sono anche un cavallo ligneo ottocentesco, donato al Comune dalla famiglia Capodilista, numerosi orologi e strumenti per la misurazione del tempo. Curiosità: sul pavimento del salone, si noterà una striscia bianca e nera: è il segno del 12° meridiano, che passa per Padova. Al piano terra, sotto il salone, si trovano ancora negozi di prelibati generi alimentari: dalle formaggerie ai salumifici, dalle macellerie alle pescherie, il tutto di lunga tradizione padovana.

 

 

Piazza della frutta panoramica summer in Italy AVRVM

©Musei Civici di Padova – Gabinetto fotografico

 

Proseguendo da piazza della Frutta verso sinistra, lasciandosi alle spalle il Salone, si accede a Piazza dei Signori, così chiamata perché qui sorgeva il “Palazzo della Signoria”, la Reggia dei Carraresi, Signori di Padova dal 1318 al 1405. La piazza è circondata dalle facciate di case porticate, con terrazze dagli antichi poggioli in ferro battuto, e delimitata poi dalla Chiesa di San Clemente e del Palazzo del Capitanio, con la Torre dell’Orologio per il cui portico si accede alla piazza Capitaniato, dove sorgeva il Castello dei Carraresi e dove ora c’è il palazzo Liviano, sede della facoltà di Lettere e Filosofia. Sul lato meridionale spicca l’elegante Loggia della Gran Guardia, edificio cinquecentesco dove si riuniva il Maggior Consiglio cittadino.

 

 

 

 

Mappa

Network
×