Versilia, antica terra di poeti

molo versilia

Bagnata dal Mar Tirreno nel cuore della Toscana

4 febbraio 2016 - Eleonora Ferrante

“…e il tuo volto ebro / è molle di pioggia / come una foglia, / e le tue chiome / auliscono come / le chiare ginestre…”
(G. D’Annunzio, La Pioggia nel Pineto, 1902, vv. 56 -61)

 

Versilia rid

 

La Versilia, terra narrata con disincantata nostalgia da Giosuè Carducci, dai contemporanei Fabio Genovesi in Versilia Rock City e da Mario Tobino, nel romanzo Sulla spiaggia e di là dal molo, dove ricorda la Viareggio della Belle Epoque, facendo rivivere nelle pagine di questo racconto un popolo fiero, avvezzo alle arti marinare e che sa apprezzare la fortuna di vivere accanto al profumo del mare.
Gabriele D’Annunzio fu anch’egli noto estimatore della primordiale bellezza di questa terra, dove spesso risiedeva per restare vicino alla sua amante, la nota attrice Eleonora Duse. D’Annunzio fu tanto attratto da questo paesaggio selvaggio e incontaminato da dedicargli un’intera raccolta di poesie, Alcyone.
Molti altri l’hanno conosciuta, amata e raccontata nelle loro opere; come Montale nella sua Proda di Versilia e come il pittore Lorenzo Viani, amico di D’Annunzio, che nei suoi quadri raffigurava la gente e la miseria della sua adorata terra.

Il mare, principale attrazione della Versilia, è fonte di ispirazione degli artisti di ieri come di oggi. Da lui e dalla sua “molle” spiaggia sono attratti ogni anno numerosi turisti.
La Versilia è una striscia di terra a nord della Toscana, nella provincia di Lucca, compresa tra le Alpi Apuane e la riviera.

 

spiaggia e sdraio versilia

 

Il suo nome deriva dal fiume Vesidia da cui, nel corso del Medioevo, si attestò la forma Versilia.
Delle popolazioni che per primi la abitarono non si sa molto, ad oggi non abbiamo fonti scritte certe; pare però che i primi popoli fossero di indole feroce e animati da un forte spirito di indipendenza. I romani li spinsero poi verso il sud d’Italia e la Versilia fu occupata da una colonia che i Triumviri nel 573 fecero trasferire nei pressi di Auringa, antico nome della città di Lucca.
Per quanto riguarda le forme di potere che presero piede in questa terra dalle antichissime origini, dopo la caduta dell’Impero Romano seguì il governo dei consoli, ossia quello dei comuni. Nel 1183, dopo la pace di Costanza, ai consoli successero i podestà come amministratori della giustizia.

 

 

marmo in versilia

 

La vera, grande ed inesauribile risorsa della Versilia, oltre ovviamente al turismo, è il marmo, noto sin dai tempi dei Romani. Molte delle più antiche chiese presenti in Versilia sono adornate dai marmi bianchi provenienti dai monti Apuani.
Lo stesso Michelangelo Buonarroti, sotto l’incarico di Leone X, si recò su quei monti per estrarne e portarlo a Roma; e proprio dalle cave di Pietrasanta giunse la prima colonna della facciata della Basilica di San Lorenzo che si trova a Firenze.

 

Viareggio lido

 

Tra le ridenti cittadine comprese nel territorio versiliano, sicuramente merita un encomio Viareggio.
Unica finestra sul mare, da subito contesa tra Lucca, Firenze e Pisa, Viareggio diventò dimora di noti duchi e marchesi toscani. Nel XII secolo si emancipò dal feudalesimo, riuscì a mantenere la sua indipendenza quando Firenze iniziò ad avanzare pretese su tutto il territorio toscano e nel 1701 diventò comune. Dapprima vi erano presenti solo poche e umili capanne utilizzate dai pescatori e un castello eretto per organizzare la difesa, erroneamente attribuito alla contessa Matilde, prima sovrana di Lucca. Il castello sorse sulla Via Regia, l’unica via che permetteva l’accesso al mare, dalla quale prese poi il nome la stessa Viareggio.

 

 

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