Storia e Natura si incontrano a Tredozio

Tredozio - 28 settembre 2014 - Ugo Forghieri

Una fredda mattina d'inverno a Tredozio @ Ugo Forghieri
Una fredda mattina d’inverno a Tredozio @ Ugo Forghieri

Nella valle del torrente Tramazzo si trova Tredozio, che conserva molte delle principali caratteristiche sociali, storiche e culturali sia della Romagna cui appartiene amministrativamente sia della Toscana. Verso la Toscana infatti la valle è sempre stata un naturale passaggio delle transumanze contadine e per pellegrini, mercanti e mercenari in transito da e per la pianura ravennate. Siamo infatti entrati in quella sub-regione denominata abitualmente “Romagna-Toscana”.

Il Castrum Treudacium è menzionato per la prima volta nel 925 e costituisce il primo nucleo di quello che sarà poi il Comune di Tredozio. « …imponente nell’aspetto architettonico, costruito con solidi muri in calce e pietra, di forma ottagonale, aveva nel punto centrale la torre, alta 17 metri e, attorno, il deposito delle armi; di fianco la chiesa di S.Maria Maddalena e poi la casa del Conte ». Diventa un importante presidio militare ed intorno ad esso si sviluppano attività agricole e di commercio controllate dalla famiglia dei conti Guidi che domina il territorio dal 1164 sino al 1428, quando il paese entra a far parte della Signoria dei Medici di Firenze. Sarà solo nel 1923 che il regime fascista inserisce Tredozio e gran parte della Romagna-Toscana nella provincia di Forlì, allineando l’assetto amministrativo a quello geografico. Molti sono i luoghi che meritano di essere visitati. Ci sono pievi ed eremi suggestivi, ma vediamo i punti più vicini al paese. Potete salire al “Castellaccio” (il Castrum prima citato) posto sul cucuzzolo che domina la vallata e ammirare Tredozio da una visuale insolita. In località Cà Forte, lungo la provinciale M.Busca – Portico di Romagna, assolutamente unico  – almeno in questa parte d’Italia, è il cosiddetto “vulcano” termine scientifico di fontana ardente. Dal terreno infatti fuoriescono emanazioni di gas metano che a contatto con l’ossigeno dell’aria rimangono costantemente accese. Al Lago di Ponte si giunge da Scarzana, 5 Km da Tredozio, dopo aver percorso 2 Km dalla strada provinciale del Tramazzo. E’ compreso nell’area del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna e da esso parte il sentiero n.8 del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. L’ambiente forestale e faunistico appenninico vi si è conservato in modo perfetto. Splendide sono le vedute panoramiche per chi raggiunge le cime (i percorsi sono brevi e non impegnativi). Nei pressi della Fonte del Bepi, luogo immerso in un bosco di splendidi faggi “da meriggio”(quelli lasciati per far ombra al bestiame) si trova uno spazio attrezzato per soste e una fonte perenne. All’interno del bosco potrete ammirare un enorme faggio alto circa 25 metri, con una circonferenza di 3,2 metri e con un’età stimabile di circa 200 anni. E’un ambiente di suggestiva bellezza in una natura incontaminata. Tornerete rilassati e tonificati.

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