Lo Studio Bolognese

AULA CARDUCCI - ANDREA SAMARITANI

Bologna - 1 dicembre 2014 - Eleonora Ferrante

Lo Scuola giuridica bolognese nacque per merito di giuristi, cronisti, poeti e uomini di cultura provenienti da tutta l’Italia e successivamente anche dall’Europa, che si raccolsero nella ridente cittadina facendone la “Madre delle Leggi” – Legum Bononia Mater.

Prima dello studio bolognese, i centri monastici abbaziali sorti nel pieno Medioevo dietro l’esempio dell’azione benedettina, ebbero la funzione storica di conservare e tramandare i testi dei grandi autori latini che altrimenti sarebbero andati perduti nel caos delle devastazioni e delle guerre.
Fino a quando Bologna ebbe uno Studio con l’insegnamento del diritto civile, il Papato fu relativamente coinvolto nella realtà di questa scuola concepita in modo singolare e fuori dagli schemi ecclesiastici.
Federico I Barbarossa nel 1155 promulgò la legge detta “Cronica rimata” che proteggeva maestri e scolari i quali volevano insegnare e studiare in tutta libertà.

 

Il Cortile con la Statua di Ercole - Andrea Samaritani

Il Cortile con la Statua di Ercole – Andrea Samaritani

 

 

Lo sviluppo delle condizioni economiche e sociali permisero il fluire e il fiorire di una vigorosa cultura accademica. Tra il X e l’XI secolo traspaiono in Bologna i segni di una rinascita culturale. Rinascita favorita anche dalla posizione geografica. Difatti Bologna era al limite estremo con la Romània, a confine con la Lombardia e la distanza con la Toscana era molto breve.
Molte sono le leggende che accomunano la nascita della scuola bolognese a nomi d’illustri personaggi quali Teodosio II, Carlo Magno e Matilde di Canossa. Di fatto però si tratta solo di supposizioni che non trovano fondamento nei documenti pervenuti.
In realtà, l’Università di Bologna nacque dal cuore e dalla volontà del popolo. Non può il diritto, come norma suprema del vivere, essere imposta da qualcuno; è naturale che sorga spontaneamente dal volere della collettività.
La scuola di diritto di Bologna era il luogo dove le leggi venivano insegnate, grazie soprattutto a Irnerio – giurista e glossatore italiano. La forte personalità di Irnerio, il suo ingegno e la sua operosità han fatto sì che la sua concezione del diritto diventasse cosa fattiva, pratica e utile alla vita civile. La fama di Bologna come centro di studi giuridici e luogo d’interpretazione e diffusione del diritto romano, si estese a tutti i popoli d’Europa ad un ritmo davvero impressionante. 

 

 

 

 

 

Accanto alle Scuole dei Giuristi, sorsero a Bologna anche le Scuole degli Artisti che comprendevano l’insegnamento dell’Arte notaria, la medicina, la filosofia, la logica, la retorica, la grammatica, l’aritmetica e l’astronomia.
Nel XII secolo i docenti tenevano le lezioni nelle proprie case; più tardi molti maestri ebbero le loro scuole nell’antica piazza di Sant’Ambrogio e nel primo Palazzo Comunale.
Nel Cinquecento il Comune di Bologna costituì una magistratura apposita, detta dei Riformatori dello Studio, col compito principale di formare ogni anno il “rotulo” che stabiliva quale doveva essere il ruolo del professore, vigilare sull’insegnamento, proporre uno stipendio e definire delle multe nel caso di mancanze nel loro insegnamento.
Tra i frequentatori dello Studio bolognese figurano personaggi illustri come Dante che frequentò nel 1285. Il poeta Giosuè Carducci, il poeta e giurista Cino da Pistoia, Francesco Petrarca, Pico della Mirandola. Nel XVI secolo studiarono a Bologna Erasmo da Rotterdam, Paracelso, Niccolò Copernico, Albrecht Dürer, Carlo Borromeo e Torquato Tasso, autore de “La Gerusalemme Liberata”.
Fra il XVI e il XVII secolo, a causa del massiccio controllo da parte dello Stato sull’insegnamento del diritto, lo studio di questa materia perse di attrattiva per gli studenti che venivano a Bologna, ma allo stesso tempo acquistò molti iscritti la scuola medica ed anatomica che aveva sede presso il Palazzo dell’Archiginnasio.
Mondino de’ Liuzzi nel XIV secolo fu il primo a descrivere le parti del corpo umano dopo averle osservate direttamente su cadaveri da lui sezionati.
Lo Studio Bolognese ha alle spalle una tradizione secolare. Difatti Bologna rappresenta ancora oggi l’eccellenza per quanto riguarda lo studio universitario in Europa.

 

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