Breve storia di Bologna

Bologna - 1 settembre 2013 - Eleonora Ferrante

Bologna Piazza Maggiore
Bologna Piazza Maggiore

Le origini di tutte le leggende che avvolgono di un alone mitico le origini della città di Bologna, la più veritiera è quella che riguarda il re Fèlsino, principe etrusco che, durante il VI secolo a.C., con il suo esercito insediò l’intero territorio bolognese. La popolazione etrusca avviò un proficuo sistema di bonifica delle paludi, edifici in mattone andarono a sostituire le capanne costruite dai primi insediatori (Liguri e Umbri). Bologna si sviluppò in un centro urbano ben organizzato, tanto da diventare una delle città più potenti e ricche di tutta la regione. La città venne chiamata Fèlsina per circa duecento anni, in onore del principe che la dominò. Questa florida epoca fu seguita da un’altra meno felice, che cominciò con l’invasione dei Galli Boi.

Sebbene gli Etruschi tentarono di difendere la città, Fèlsina fu comunque travolta dalla furia dei Galli. La città divenne prima campo di battaglia e in seguito luogo ospitante le centododici tribù galliche che la riportarono a quel primitivo stato selvaggio che l’aveva caratterizzata prima dell’arrivo degli Etruschi. Per circa tre secoli Fèlsina fu dominata dai Boi.

Aquila Palazzo del Comune
Aquila Palazzo del Comune

Nel frattempo Roma e il suo esercito stavano diventando sempre più forti, e dopo la vittoria sui Cartaginesi, decisero di ampliare il loro Impero cacciando via i Galli da Fèlsina. La città, dopo lunghe ed estenuanti battaglie combattute anche oltre l’Appennino, finì sotto il dominio Romano. Venne chiamata Bononia che significa “terra ricca di ogni bene”. Proprio per la sua fiorente e generosa natura Bononia diventò una delle maggiori città in Italia.

I Romani avviarono numerose opere pubbliche, tra queste templi, teatri, bagni pubblici e strade di cui la più importante è proprio la Via Emilia, che successivamente diede il nome a tutta la regione. Fu fatta costruire dal console  Marco Emilio Lepido nel 187 a.C. Tra le numerose opere costruite dai romani sicuramente la più importante è l’acquedotto, ad oggi ancora funzionante.

Il Medioevo

Archiginnasio
Archiginnasio

Dopo la caduta dell’Impero Romano, Bononia continuava ad essere una delle città più potenti d’Italia, sia per la sua forza bellica che per le sue ricchezze (naturali e architettoniche). Durante l’XI secolo l’Imperatore Teodosio vi istituì la prima Università d’Europa, nella quale insegnò Irnerio, giurista, glossatore e considerato uno dei fondatori dell’Università bolognese. Qui vennero a perfezionare le loro conoscenze alcuni tra i più grandi letterati italiani: Dante, Petrarca, Boccaccio, Ariosto e Tasso.

L’Università di Bologna, Alma Mater Studiorum, è ancora oggi una delle Università più importanti in Italia e nel Mondo. Non solo, Bologna ha dato i natali a ben quattro Papi: Gregorio XIII, Innocenzo IX alla fine del XI secolo, Gregorio XV e Benedetto XIV nel XII secolo. Carlo V la scelse come luogo dove farsi incoronare Imperatore del Sacro Romano Impero da Papa Clemente VII.

Bologna Portico Banca d'Italia -Piazza Cavour
Bologna Portico Banca d’Italia -Piazza Cavour

 

 

Anche dal punto di vista architettonico e urbanistico la città crebbe di secolo in secolo. Dopo l’invasione dei Barbari che provocarono la caduta dell’Impero Romano, Bononia si trovò quasi del tutto distrutta. Fu l’allora vescovo Petronio (oggi Santo Patrono della città), che ne ricostruì una piccola parte e la fece circondare da quattro colonne sormontate da croci di pietra: Croce di Porta Ravegnana, di Porta Castiglione, di Porta Pròcula, di Porta Castello. Queste croci sono attualmente conservate nella basilica di San Petronio.

 

La città aumentò di popolazione e così crebbe anche il suo perimetro. Vennero costruite le mura di cinta per difendere gli abitanti al suo interno. Era possibile varcare le Mura del Mille solo attraverso diciotto porte che venivano chiamate anche Torresotti o Serragli. Di questi diciotto Torresotti ne sono rimasti solo quattro: il Voltone di San Vitale, di San Francesco, di Castiglione e di Piella. Bologna continuò a svilupparsi e a crescere, e nel XIV secolo nuove mura furono costruite per circondare un perimetro sempre più ampio della città. Questa volta si poteva accedere all’interno attraverso dodici porte che erano munite di un ponte levatoio per superare il fossato che circondava le mura. Oggi rimane ben poco di queste mura, e delle dodici porte ne rimangono solo dieci: Porta San Vitale, Maggiore, Castiglione, Saragozza, San Felice, Lame, Galliera, Mascarella, San Donato e Santo Stefano che venne ricostruita dagli austriaci nel 1843.

 

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